Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19735 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19735PEN

Massima

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Il possesso di oggetti atti ad offendere al di fuori della propria abitazione e delle sue pertinenze, in assenza di un giustificato motivo, integra il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, ai sensi della L. 18 aprile 1975, n. 110, art. 4, comma 2, a prescindere dalla loro collocazione all'interno dell'autoveicolo, anche se questo sia utilizzato per ragioni di lavoro. Il "giustificato motivo" rilevante ai fini della configurabilità del reato non è quello dedotto a posteriori dall'imputato o dalla sua difesa, ma quello espresso immediatamente, in quanto riferibile all'attualità e suscettibile di una immediata verifica da parte degli organi accertatori. La generica affermazione relativa al fatto che gli strumenti fossero necessari per il lavoro dell'imputato non è sufficiente a integrare il giustificato motivo, essendo necessario che le particolari esigenze dell'agente siano perfettamente corrispondenti a regole comportamentali lecite relazionate alla natura dell'oggetto, alle modalità di verificazione del fatto, alle condizioni soggettive del portatore, ai luoghi dell'accadimento e alla normale funzione dell'oggetto. L'errore del giudice di merito nella denominazione o nel computo della pena non è censurabile in sede di legittimità, se non attraverso la procedura di correzione dell'errore materiale, salvo che l'errore non sia pertinente anche a vizi diversi dall'errore di fatto. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, anche se per manifesta infondatezza dei motivi, non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude la possibilità di dichiarare le cause di non punibilità, ivi compresa la prescrizione intervenuta nelle more del procedimento di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/11/2019 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CESQUI ELISABETTA.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza della Corte di appello di Bologna del 5 novembre 2019 che, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Bol…

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