Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, Sezione autonoma di Bolzano, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Elka S.r.l. contro il Comune di Ortisei per l'annullamento del provvedimento di diniego dell'autorizzazione per la realizzazione di un nuovo accesso carrabile dalla Strada Statale 242 alla propria proprietà, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Ai sensi dell'art. 26, commi 2 e 3, del Codice della Strada, per i tratti di strade statali, regionali e provinciali all'interno di centri abitati con popolazione inferiore a 10.000 abitanti, il rilascio di concessioni e autorizzazioni per nuovi accessi o la trasformazione di quelli esistenti è di competenza del Comune, previo nulla osta dell'ente proprietario della strada. Il Comune, in tali casi, è titolare del potere decisionale, mentre all'ente proprietario (nella specie, la Provincia) spetta il potere di rilasciare il nulla osta, esprimendo il proprio parere in merito agli interessi di cui è portatore in qualità di proprietario della strada. 2. La motivazione del provvedimento amministrativo deve indicare in modo chiaro e puntuale i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione, in relazione alle risultanze istruttorie. Qualora le ragioni della decisione siano contenute in un atto richiamato, il provvedimento deve indicare e rendere disponibile tale atto. La motivazione non può essere integrata in sede giudiziale, ma deve risultare dall'atto stesso e dal contesto procedimentale. 3. In caso di diniego di autorizzazione per la realizzazione di un nuovo accesso su strada pubblica, l'amministrazione comunale deve motivare in modo adeguato, sulla base di un'istruttoria completa, le ragioni di sicurezza e di tutela della circolazione che ostano all'accoglimento della richiesta, senza limitarsi a generiche affermazioni o a rinvii ad atti non resi disponibili. 4. Il mero fatto che l'area interessata dal nuovo accesso sia destinata dal piano urbanistico a "strada pedonale" non comporta automaticamente l'esclusione di un limitato utilizzo veicolare, essendo tale possibilità espressamente prevista dalla normativa urbanistica comunale.