Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38275 del 15 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38275PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione di reati sessuali a danno di minori, pur in presenza di gravi indizi di colpevolezza, non giustifica automaticamente l'applicazione della custodia cautelare in carcere, dovendo il giudice motivare specificamente l'inidoneità di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari con controllo elettronico, a soddisfare le esigenze cautelari del caso concreto. Ciò in quanto la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere per i reati di cui all'art. 609-bis c.p. è solo relativa, non assoluta, e il giudice deve valutare concretamente se la misura meno grave sia comunque idonea a prevenire il pericolo di recidiva specifica, attuale e concreto, tenendo conto delle condizioni personali dell'indagato e delle possibilità di controllo e limitazione dei contatti con minori. L'assenza di precedenti penali, la risoluzione del rapporto lavorativo con la cooperativa e il contesto familiare dell'indagato, unitamente all'applicazione del braccialetto elettronico, possono infatti risultare sufficienti a contenere il rischio di reiterazione, senza necessità di ricorrere alla più grave misura carceraria, salvo che il giudice non motivi adeguatamente l'inidoneità di tali presidi a soddisfare le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28 aprile 2016 del Tribunale del riesame di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENOLDI Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LOY ((omissis)), che ha concluso chiedendo la pronuncia di una declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 10 aprile 2016 il Giud…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.