Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43093 del 18 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43093PEN

Massima

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Il pericolo concreto di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali, deve essere valutato sulla base di elementi oggettivi e specifici, indicativi delle inclinazioni comportamentali e della personalità dell'indagato, tali da consentire di affermare che quest'ultimo possa facilmente, verificandosene l'occasione, commettere nuovi reati della stessa indole. A tal fine, assume rilievo significativo l'accumulazione, da parte dell'indagato, di un complesso di conoscenze tecniche e di modalità attuative finalizzate alla commissione di reati, che dimostrino una elevata capacità criminale specifica, tale da far ritenere concretamente ed effettivamente probabile che l'indagato sia in grado, in ogni momento, di attualizzare tali potenzialità criminose, a prescindere dalla specifica occasione di commissione del reato, come ad esempio l'eventuale assunzione presso altre società del settore. Il decorso di un non lungo lasso di tempo dalla commissione dei fatti non è idoneo, di per sé, a far ritenere attenuate le esigenze cautelari, ove la molteplicità e sistematicità delle condotte di reato poste in essere dall'indagato lascino presumere che le stesse sarebbero durate molto più a lungo ove il meccanismo criminoso non fosse stato scoperto. In tali casi, la scelta della misura cautelare più adeguata deve tenere conto del numero delle condotte contestate, della loro gravità e sistematicità, nonché del contesto criminale in cui l'indagato si trovava inserito e della sua estrema spregiudicatezza e pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 564/2013 pronunciata dal Tribunale della liberta' di Venezia il 24.5.2013;

sentita nella camera di consiglio del 3.10.2013 la relazione fatta dal Cons. Dott. DELL'UTRI Marco;

sentito il Procuratore Generale, in persona del Dott. GERACI Vincenzo, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

ud…

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