Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42662 del 1 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:42662PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di una società fallita, in concorso con altri soggetti, realizza condotte distrattive del patrimonio sociale, anche attraverso operazioni apparentemente lecite ma in realtà preordinate al depauperamento della società, come il rilascio di fideiussioni fittizie, il versamento di somme a società controllate o a terzi per l'acquisto di beni non funzionali all'attività sociale, ovvero il prelievo ingiustificato di denaro dalle casse aziendali. La responsabilità penale dell'amministratore può essere affermata anche in assenza di formale investitura della carica, qualora emerga una situazione di fatto di concorso nell'attività gestoria, desumibile da indizi gravi, precisi e concordanti. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che l'amministratore abbia agito con la consapevolezza dello stato di decozione della società, senza che sia necessaria la prova della sua conoscenza di tale stato al momento della condotta distrattiva. Inoltre, la mancata contestazione in appello di specifici profili della motivazione non preclude la possibilità di dedurre in sede di legittimità vizi logici o travisamenti della prova, qualora la sentenza di secondo grado abbia modificato quella di primo grado, limitando l'ambito della condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TU. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 733/2008 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 13/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DE SANDRO: rigetto;

udito il difensore avv. MARCO FRANCO.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per …

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