Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11112 del 7 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11112PEN

Massima

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Il sequestro preventivo per equivalente è legittimamente disposto quando sussiste il fumus commissi delicti, ovvero l'astratta configurabilità del reato ipotizzato, valutata sulla base della congruità degli elementi rappresentati, senza necessità di un accertamento in concreto della fondatezza dell'accusa. Il periculum in mora, invece, è integrato dalla sola confiscabilità del bene, essendo irrilevante il pericolo di aggravamento o protrazione delle conseguenze del reato o di agevolazione della commissione di altri reati. Il sequestro preventivo può pertanto legittimamente colpire beni nella disponibilità dell'indagato, anche se non direttamente connessi al reato, quando la struttura aziendale risulti fittiziamente utilizzata per commettere gli illeciti contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. AMOROSO Giovanni - rel. Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) e societa' (OMISSIS) s.r.l.;

avverso la ordinanza del 23.7.2013 del tribunale di Roma;

Udita la relazione fatta in camera di consiglio dal ((omissis));

Udito il P.M., in persona del S. Procuratore Generale dott. GAETA Piero che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS) per gli indagati che hanno concluso per l'accoglimento dei ricorsi.

la Corte osserva:

RITENUTO …

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