Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4429 del 29 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:4429PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel confermare un provvedimento di sequestro probatorio, può fondare la propria decisione su una diversa qualificazione giuridica del fatto rispetto a quella inizialmente contestata dal pubblico ministero, purché tale riqualificazione non comporti l'attribuzione di un fatto diverso da quello oggetto dell'originaria contestazione. Il sindacato della Corte di Cassazione in tema di ordinanze del riesame relative a provvedimenti reali è circoscritto alla sola violazione di legge, riscontrabile unicamente quando la motivazione del provvedimento impugnato sia del tutto assente o meramente apparente, in quanto priva dei requisiti minimi per rendere comprensibile la vicenda contestata e l'iter logico seguito dal giudice. Nel giudizio di legittimità possono essere prodotti esclusivamente i documenti che l'interessato non sia stato in grado di esibire nei precedenti gradi di giudizio, sempre che essi non costituiscano nuova prova e non comportino un'attività di apprezzamento circa la loro validità formale e la loro efficacia nel contesto delle prove già raccolte e valutate dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/06/2018 del TRIBUNALE DI BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 14/6/2018 il Tribunale di Bari, de…

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