Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7411 del 19 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:7411PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato, a prescindere dalla validità formale di eventuali atti di disposizione dei beni stessi, purché risulti astrattamente configurabile la commissione di uno o più reati. Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, non può limitarsi a considerare la regolarità formale degli atti di disposizione dei beni, ma deve verificare l'astratta sussumibilità dei fatti contestati in una fattispecie di reato, senza entrare nel merito della concreta fondatezza dell'accusa. La motivazione del provvedimento di riesame che si limiti a considerare la regolarità formale degli atti di disposizione, senza esaminare la configurabilità astratta dei reati ipotizzati, è carente e comporta l'annullamento del provvedimento con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Forli';

avverso l'ordinanza emessa in data 18 febbraio 2008 dal Tribunale di Forli';

nei confronti di:

ME. Gu. , n. (OMESSO);

nonche' di:

ME. Cr. ;

ME. Mi. ;

e ME. Si. ;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis…

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