Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 288 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:288SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive rende improcedibile il ricorso avverso tale provvedimento, in quanto la domanda di sanatoria determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, atteso che a seguito della domanda il provvedimento di demolizione deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che la presentazione di una domanda di sanatoria successiva all'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive rende improcedibile il ricorso avverso tale provvedimento. Ciò in quanto la domanda di sanatoria determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, in quanto il provvedimento di demolizione deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. Tale principio si fonda sulla consolidata giurisprudenza amministrativa, più volte ribadita da questo Tribunale e dal Consiglio di Stato, secondo cui la presentazione dell'istanza di sanatoria successivamente all'impugnazione dell'ordinanza di demolizione produce l'effetto di rendere inefficace tale provvedimento e, quindi, improcedibile l'impugnazione stessa per sopravvenuta carenza di interesse. Ciò in quanto, a seguito dell'istanza di sanatoria, l'ordinanza di demolizione deve essere sostituita o dalla concessione in sanatoria o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. Pertanto, il ricorso avverso il provvedimento di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, in applicazione del suddetto principio giurisprudenziale, che mira a evitare un inutile dispendio di attività processuale e a garantire l'economia dei giudizi, in linea con i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 della Costituzione.

Sentenza completa

N. 00283/1998
REG.RIC.

N. 00288/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00283/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 283 del 1998, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Torino, via Lamarmora, 40;

contro

Comune Volpiano, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Torino, via ((omissis)), 44;

per l'annullamento

del provvedimento 4.11.1997 prot. n. 15317, con il quale il Responsabile del Settore Servizi Tecnici del Comune di Volpiano ha ingiunto la demolizione delle opere precarie site sul terreno distinto a Catasto Terreni al Foglio 21 ma…

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