Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 978 del 14 gennaio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:978PEN

Massima

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Il provvedimento di trasmissione degli atti al pubblico ministero, ai sensi dell'art. 521 c.p.p., adottato dal giudice del dibattimento per ritenuto fatto diverso da quello contestato, non è impugnabile con ricorso per cassazione, in quanto tale decisione non ha natura decisoria, ma strumentale, costituendo un mero impulso processuale che non lede il diritto di difesa dell'imputato, il quale potrà esercitarlo nella sede e nel momento opportuni. Tale provvedimento, pertanto, può essere considerato illegittimo qualora non ne ricorrano i presupposti, ma non può essere qualificato come abnorme, essendo espressamente previsto dall'ordinamento processuale penale. Inoltre, la trasmissione degli atti al pubblico ministero per il reato più grave, non contestato in udienza, rientra nei poteri riconosciuti al giudice dal codice di rito, senza che ciò comporti una violazione del diritto di difesa, in quanto l'imputato avrà la possibilità di esercitare le proprie prerogative difensive nel nuovo procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE QUARTA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere ha pronunciato la seguente: SENTENZA sul proced. proposto da: 1) ((omissis)) n. il 03/11/1930 avverso Ordinanza del 03/07/2001 Tribunale di Palestrina visti gli atti, la sentenza ed il procedimento udita in Pubblica Udienza la relazione fatta dal ((omissis)) udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso Udito, per la parte civile, l'Avv. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso. Rilevato che il tribunale monocratico di Roma-Palestrina, con ordinanza del 3 luglio 2001, nel processo nei confronti di ((omissis)), imputato del reato di lesioni colpose gravi in danno del minore ((omissis)), ha ordinato la t…

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