La richiesta di sanatoria per interventi realizzati in ambito soggetto a vincolo paesaggistico, in assenza di titolo edilizio e di autorizzazione paesaggistica, è inammissibile qualora l'intervento non rientri nelle ipotesi eccezionali di cui all'art. 167, comma 4, del D.lgs. n. 42/2004, che ammette il rilascio dell'autorizzazione a sanatoria solo ove sussista la compatibilità dell'intervento con il vincolo paesaggistico. Pertanto, la valutazione della compatibilità paesaggistica deve essere effettuata in via pregiudiziale, anche nell'ipotesi di sanatoria, non essendo sufficiente la mera riconducibilità dell'intervento alle attività "libere" di cui all'art. 149 del medesimo decreto. Inoltre, la realizzazione di opere, quali tombinature di dimensioni significative, in ambiti tutelati, necessita comunque dell'autorizzazione paesaggistica, anche secondo la procedura semplificata prevista dal D.P.R. n. 139/2010, non potendo essere considerate attività agro-silvo-pastorali esenti da autorizzazione. Pertanto, il mancato conseguimento dell'autorizzazione paesaggistica comporta il rigetto della sanatoria edilizia e l'ingiunzione di ripristino dello stato dei luoghi.