Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27789 del 25 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27789PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, presuppone una reazione proporzionata e necessaria a respingere un'aggressione ingiusta, attuale e non provocata dalla persona offesa. Pertanto, la reazione violenta dell'imputato che eccede i limiti della necessaria difesa, in assenza di una condotta aggressiva e violenta della persona offesa, non può essere ritenuta scriminata ai sensi dell'art. 52 c.p. Inoltre, la valutazione della congruità della pena irrogata rientra nell'ambito del giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità, salvo che non sia stata motivata in modo illogico o irrazionale, ovvero sia stata determinata in violazione di specifiche norme di legge. In tali casi, il ricorrente ha l'onere di indicare puntualmente i vizi denunciati, non essendo sufficiente una generica censura all'entità della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetani - Presidente

Dott. FUMO Maurizi - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11070/2G09 CORTE APPELLO di ROMA, del 25/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO PAOLO GIOVANNI;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott. SPINACI Sante, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone ricorso …

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