Consiglio di Stato sentenza n. 3485 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:3485SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in materia di commercio su aree pubbliche, afferma i seguenti principi: 1. Le attività di commercio ambulante o su area pubblica rientrano nell'ambito di applicazione della Direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno (c.d. "Direttiva Bolkestein"), in quanto attività di vendita al dettaglio effettuata su aree di proprietà pubblica. Pertanto, l'esclusione di tali attività dal campo di applicazione del D.Lgs. n. 59/2010, che ha recepito la Direttiva, è in contrasto con la normativa europea e deve essere disapplicata. 2. Le aree pubbliche destinate al commercio ambulante presentano il requisito della "scarsità delle risorse", analogamente al demanio marittimo, in ragione della limitatezza del suolo pubblico disponibile e dell'elevata appetibilità commerciale di tali spazi. Ciò giustifica l'applicazione dei principi di selezione degli operatori economici mediante procedure ad evidenza pubblica, come sancito dall'art. 12 della Direttiva Bolkestein. 3. Il Comune, in assenza di una disciplina regionale adeguata alle sopravvenienze normative statali ed europee, ha correttamente esercitato i poteri attribuitigli dall'Accordo della Conferenza Unificata del 16 luglio 2014 per adeguare la regolamentazione comunale del commercio ambulante ai principi della Direttiva Bolkestein e della legislazione statale, senza necessità di attendere l'intervento del legislatore regionale. 4. Le limitazioni e i divieti imposti dal Comune all'esercizio del commercio ambulante, motivati dall'esigenza di tutelare il patrimonio architettonico, archeologico e paesaggistico della città, rientrano nell'ampia discrezionalità dell'amministrazione e non sono censurabili, salvo che non appaiano manifestamente erronei o palesemente abusivi.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/04/2024

N. 03485/2024REG.PROV.COLL.

N. 03320/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3320 del 2023, proposto da Bas Sas di Proietti Claudio & C., Claudio Proietti, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'avvocato Antonio Esposito, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Rizzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il …

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