Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43647 del 26 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:43647PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minacce o violenza, costringe la vittima a consegnare denaro o altre utilità, approfittando della sua condizione di debolezza o vulnerabilità. Affinché il fatto sia qualificato come estorsione, è necessario che l'agente non vanti alcun diritto giuridicamente tutelabile sulla somma di denaro o sulle utilità estorte, essendo irrilevante la pregressa esistenza di rapporti di natura economica o ereditaria tra le parti. La condotta estorsiva può realizzarsi anche attraverso una escalation di comportamenti, inizialmente caratterizzati da elargizioni consensuali, che sfociano in vere e proprie minacce finalizzate all'ottenimento di denaro. In tali casi, le dichiarazioni della persona offesa, corroborate dalle testimonianze di familiari e di altri soggetti a conoscenza dei fatti, assumono valore probatorio determinante ai fini della ricostruzione della dinamica delittuosa, a fronte della quale non rilevano mere asserzioni difensive non adeguatamente dimostrate. Inoltre, la prescrizione del reato di estorsione decorre dalla data dell'ultimo episodio di condotta estorsiva, senza che assumano rilievo eventuali precedenti elargizioni consensuali di denaro, atteso che il reato si consuma con l'ottenimento dell'utilità mediante minaccia o violenza, a prescindere dalla pregressa esistenza di rapporti economici tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/06/2019 della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere SGADARI Giusepp;
sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale PEDICINI Ettore, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
sentito il difensore della ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento de…

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