Consiglio di Stato sentenza n. 937 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:937SENT

Massima

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La commissione giudicatrice di una gara pubblica può introdurre elementi di specificazione e integrazione dei criteri generali di valutazione delle offerte indicati nel bando di gara o nella lettera di invito, ovvero sottocriteri di adattamento dei criteri generali o regole specifiche sulle modalità di valutazione, soltanto prima dell'apertura delle buste recanti le offerte dei partecipanti. Dopo l'apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa, che rende noti dati relativi all'organizzazione e al funzionamento delle imprese concorrenti, la commissione non può forgiare un criterio preferenziale fondato sulla stima di tali elementi, non previsto dal bando di gara, in quanto ciò vizia l'intera procedura di gara, a partire dalla formulazione dei criteri integrativi da parte della commissione giudicatrice. Tale comportamento della commissione, contrario ai doveri di imparzialità, correttezza e buona amministrazione, causa un danno alle imprese partecipanti, configurabile come perdita di chance, ovvero privazione della probabilità di divenire aggiudicatarie dell'appalto. Il giudice amministrativo non può valutare se la commissione giudicatrice abbia erroneamente considerato alcuni elementi dell'offerta, concernenti aspetti tecnici di questa, in quanto gli è precluso qualsiasi compito di nuova valutazione degli apprezzamenti operati dalla commissione di gara nell'ambito del suo potere discrezionale, salvo il caso in cui tali apprezzamenti si rivelino evidentemente viziati da travisamento dei fatti o nel loro iter logico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Quinta Sezione
ha pronunciato la seguente
decisione
sul ricorso in appello n. 6091/2003, proposto dalla Me. No., S.p.A., in persona dell'amministratore delegato e legale rappresentante p.t., Sig. Ma. Ba. e dalla Co. Me. No., S.p.A., in persona del consigliere delegato e legale rappresentante p.t., Sig. Ma. Ba., rappresentate e difese dagli Avv.ti Pa. Va., Ce. Ri., Gi. Co. e Ro. In. ed elettivamente domiciliate presso il primo, in Ro., Lu. Ma., n. 3,
CONTRO
il Comune di Tavernerio, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli Avv.ti An. Cl. e Lu. Qu., ed elettivamente domiciliato presso il primo in Ro., Via Pr. Cl., n. 2,
Co. Ga., S.p.A., in persona del legale rappresentane p.t., non costituita,
Cons. Coop. - Consorzio fra Cooperative di Produzione e Lavoro, in persona del legale rappresentante p.t., non costituito,
Ac. Co., S.p.A., in per…

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