Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11999 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:11999SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile vincolato è tenuto ad ottenere il permesso di costruire o la denuncia di inizio attività sostitutiva per la realizzazione di interventi edilizi che comportano la modifica della sagoma, del prospetto o l'aumento di volumetria, anche se qualificati come opere pertinenziali o di ristrutturazione edilizia leggera. In mancanza del prescritto titolo abilitativo, tali interventi sono considerati abusivi e legittimano l'adozione del provvedimento di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi da parte dell'autorità competente, senza che rilevino eventuali profili di tolleranza edilizia o la possibilità di sanatoria mediante il pagamento di sanzioni pecuniarie. L'amministrazione non è tenuta a valutare preventivamente l'eseguibilità tecnica del ripristino o il contemperamento degli interessi coinvolti, essendo tali aspetti rimessi alla successiva fase esecutiva. Il termine concesso per l'esecuzione della demolizione deve essere congruo in relazione all'entità delle opere abusive, senza che assuma rilievo la brevità dello stesso rispetto ai tempi per l'impugnazione del provvedimento. La sussistenza dei vincoli gravanti sull'area, pur rilevante ai fini della qualificazione degli interventi, non incide sulla legittimità del provvedimento di demolizione adottato per la mancanza del prescritto titolo abilitativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/09/2022

N. 11999/2022 REG.PROV.COLL.

N. 07836/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7836 del 2012, proposto da
PALMERI SALVATORE e ((omissis)) con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultate dai registri di giustizia, dell’avv. ((omissis)) che li rappresenta e difende nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. ((omissis)) che la rappresenta e difende nel presente giudizio

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1510 del 04/07/12 con cui Roma Capitale, …

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