Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di proroga di una concessione demaniale marittima a carattere stagionale, ove successivamente intervenga un provvedimento espresso di rigetto, determina l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il silenzio, in ragione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, la quale abbia altresì dichiarato la cessata materia del contendere e rinunciato all'impugnazione del provvedimento di diniego. Ciò anche in considerazione del fatto che l'amministrazione abbia adottato atti di indirizzo e provvedimenti volti a disporre la proroga tecnica delle concessioni demaniali marittime a carattere stagionale, rientranti nella fattispecie oggetto del ricorso, in attuazione della normativa emergenziale di cui al d.l. n. 18/2020. In tali ipotesi, la compensazione delle spese processuali risulta giustificata, attesa la sopravvenuta definizione della controversia e la rinuncia della parte ricorrente all'impugnazione del provvedimento di rigetto.