Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20524 del 9 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20524PEN

Massima

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Il pericolo attuale e concreto di reiterazione del reato e il pericolo di fuga, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, devono essere valutati dal giudice sulla base di elementi fattuali specifici e concreti, che rivelino l'inserimento dell'indagato in contesti criminali e la concreta possibilità di occasioni prossime e favorevoli alla commissione di nuovi delitti della stessa specie, non meramente ipotetiche ed astratte, ma probabili nel loro vicino verificarsi. A tal fine, il giudice deve compiere una valutazione prognostica fondata sulla personalità dell'accusato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede, nonché sulle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una "specifica occasione" per delinquere, che esula dalle sue facoltà. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo congruo e coerente di tali elementi valutativi, senza ricorrere a formule stereotipate, anche attraverso il richiamo ad altri atti del procedimento, purché il giudice svolga un effettivo vaglio degli elementi di fatto ritenuti decisivi per ciascuna contestazione e posizione, spiegandone la rilevanza ai fini dell'affermazione dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriell - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;
svolta la relazione dal Consigliere CAPPELLO GABRIELLA;
lette le conclusioni, rassegnate a norma del Decreto Legge n. 18 del 2020, articolo 83 comma 12-ter dal Procuratore generale, in persona dell'Avvocato generale Dott. GAETA Piero, il quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza pronunciata a norma dell'articolo 309 codice di rito, il T…

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