Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39039 del 28 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39039PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di produzione di materiale pornografico mediante utilizzo di minori di cui all'art. 600-ter, comma 1, c.p. sussiste anche quando le immagini pornografiche siano state autoprodotte dal minore, purché la loro realizzazione sia stata indotta dall'imputato anche con l'uso della violenza e della prevaricazione, integrando così la condotta induttiva punita dalla norma. Ai fini della configurabilità del reato non è necessario che il soggetto che produce il materiale sia diverso dal minore oggetto della raffigurazione, essendo sufficiente che l'imputato abbia indotto il minore a realizzare le immagini, anche attraverso minacce e abuso della sua posizione di predominio. Inoltre, il pericolo di diffusione del materiale pornografico, elemento costitutivo del reato, può ritenersi integrato anche dalla semplice condivisione delle immagini su un social network, in quanto ciò è già indice della potenziale diffusività del materiale. Infine, le dichiarazioni "de relato" della persona offesa sono pienamente utilizzabili ai fini della prova, senza incorrere in alcuna violazione dell'art. 195 c.p.p., qualora la difesa non abbia richiesto l'esame del testimone diretto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/03/2017 della Corte d'appello di Roma, sez. dist. per i Minorenni;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Emanuela Gai;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 15 marzo 2017, la Corte d'appello di Roma, sez. dist.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.