Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 27251 del 16 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27251CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il risarcimento dei danni causati dall'esecuzione di un contratto di appalto, diversi dai vizi o difformità dell'opera, non è precluso dall'accettazione senza riserve dell'opera da parte del committente. L'accettazione dell'opera, infatti, determina il venir meno della garanzia per eventuali difformità o vizi, ma non comporta la rinuncia al risarcimento dei danni non relativi a tali vizi, come quelli causati a cose di terzi durante l'esecuzione dei lavori. Pertanto, il committente può ottenere il ristoro di tali danni, indipendentemente dall'accettazione dell'opera, purché ne dimostri l'esistenza e la quantificazione. La valutazione di tali elementi rientra nel merito della decisione, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi specifici della motivazione, come l'omesso esame di un fatto decisivo, la motivazione apparente o il contrasto irriducibile tra affermazioni inconciliabili, senza possibilità di censurare la mera insufficienza o contraddittorietà della stessa. Inoltre, il giudice di merito può liquidare equitativamente il danno, nel rispetto dei criteri legali, senza essere vincolato alle specifiche indicazioni quantitative della parte, salvo che queste non siano da ritenersi meramente indicative. Infine, gli interessi dovuti sulle somme risarcitorie sono quelli legali, salvo che non ricorrano i presupposti per l'applicazione degli interessi per le transazioni commerciali previsti dal d.lgs. n. 231/2002.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNA Felice - Presidente

Dott. PICARONI Elisa - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. SABATO Raffaele - rel. Consigliere

Dott. SCARPA Antonino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 14356-2014 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS) SRL;
- intimato -
avverso la sentenza n. 343/2013 della CORTE D'APPELLO di TRIESTE, depositata il 11/04/2013;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 28/06/2017 dal Consigliere Dott. RAFFAELE SABATO.
RILEVATO
che:
con sentenza depositata il 23/0…

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