Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17428 del 29 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17428PEN

Massima

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Il reato di ingiuria e minaccia, non perseguibile d'ufficio, si estingue per effetto della remissione di querela regolarmente accettata dalla persona offesa, senza che possano prevalere altre cause di proscioglimento, salvo il caso in cui emerga una prova evidente dell'innocenza dell'imputato o dell'esistenza di una causa di non punibilità. In tali ipotesi, il giudice è tenuto ad annullare la sentenza di condanna senza rinvio, con condanna del querelato al pagamento delle spese del procedimento. La remissione di querela, regolarmente accettata dalla persona offesa, determina l'estinzione dei reati di ingiuria e minaccia, non perseguibili d'ufficio, senza che possano prevalere altre cause di proscioglimento, salvo il caso in cui emerga una prova evidente dell'innocenza dell'imputato o dell'esistenza di una causa di non punibilità. In tali ipotesi, il giudice è tenuto ad annullare la sentenza di condanna senza rinvio, con condanna del querelato al pagamento delle spese del procedimento. Tale principio si fonda sulla natura privatistica di tali reati, la cui perseguibilità è subordinata all'iniziativa della persona offesa, la quale, con la remissione di querela, manifesta la volontà di rinunciare all'azione penale. Pertanto, una volta intervenuta la remissione di querela, regolarmente accettata, non possono prevalere altre cause di proscioglimento, salvo il caso in cui emerga una prova evidente dell'innocenza dell'imputato o dell'esistenza di una causa di non punibilità, che impongono al giudice di annullare la sentenza di condanna senza rinvio, con condanna del querelato al pagamento delle spese del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 26/09/2006 TRIBUNALE di TERMINI IMERESE - SEZ. DIST. di CEFALO;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il reato e' estinto per remissione di querela.

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