Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43949 del 30 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43949PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura solo quando le espressioni di minaccia manifestano concretamente la volontà di opporsi all'atto d'ufficio e risultano idonee a incutere timore e coartare la volontà del destinatario. Il giudice di merito deve esaminare specificamente tali elementi, motivando adeguatamente in relazione alle deduzioni difensive che ne contestino la sussistenza, senza limitarsi a valutazioni generiche. Inoltre, il giudice deve considerare l'eventuale incidenza dello stato di tossicodipendenza e dell'assunzione di sostanze stupefacenti sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato, al fine di valutare correttamente la sussistenza degli elementi costitutivi del reato e la congruità della pena irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1500/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 17/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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