Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21301 del 4 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:21301PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni ai sensi della normativa antimafia non pregiudica i diritti reali di garanzia costituiti sui medesimi beni in favore di terzi estranei ai fatti, purché il terzo creditore ipotecario dimostri non solo l'anteriorità del proprio titolo rispetto al sequestro, ma anche la propria buona fede e l'incolpevole affidamento sulla situazione apparente del debitore. Tale requisito soggettivo non può ritenersi integrato sulla base della mera costituzione dell'ipoteca, essendo necessaria un'indagine più approfondita che accerti l'effettiva estraneità del creditore all'attività illecita del proposto, l'inconsapevolezza credibile in ordine alle sue attività e l'errore scusabile sulla sua situazione apparente. L'onere probatorio grava sul terzo creditore, il quale deve fornire la dimostrazione di tutti gli elementi che concorrono a integrare le condizioni di "appartenenza" e di "estraneità al reato", dalle quali dipende l'operatività della situazione impeditiva o limitativa del potere di confisca esercitato dallo Stato. Ove tale prova non sia raggiunta, il diritto del terzo creditore, pur riconosciuto in buona fede, si converte in una somma determinata sulla base degli indennizzi relativi alle espropriazioni per pubblica utilità, a seguito della quale il bene è liberato dal gravame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. BONITO F. Maria S. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI;
avverso l'ordinanza n. 160/2015 TRIBUNALE di NAPOLI, del 26/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Aldo Esposito;
lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del dott. Pasquale Fimiani, che chiedeva il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 26/05/2015, il Tribunale di Napoli - sezione misure di prevenzione - rigettava l'istanza di…

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