Il principio di specialità previsto dall'art. 721 c.p.p. e dall'art. 14, n. 1, della Convenzione europea di estradizione si applica anche ai procedimenti di prevenzione finalizzati all'applicazione di misure personali di prevenzione, quali la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Ciò in quanto tali misure, pur non essendo pene o misure di sicurezza in senso stretto, comportano comunque una limitazione della libertà personale, rientrando pertanto nella nozione di "restrizione della libertà personale" contemplata dalla clausola di specialità. L'applicazione del principio di specialità alle misure di prevenzione si pone inoltre in linea con i principi costituzionali di eguaglianza e di tutela della libertà personale, evitando irragionevoli disparità di trattamento rispetto alle misure di sicurezza. Tuttavia, l'accertamento della pericolosità sociale che giustifica l'applicazione della misura di prevenzione non deve necessariamente fondarsi sulla commissione di un fatto-reato specifico, essendo sufficiente la valutazione di elementi fattuali rivelatori della pericolosità attuale del soggetto, anche se anteriori all'estradizione. In tal modo si concilia l'applicazione del principio di specialità con la natura preventiva e non punitiva delle misure di prevenzione, volte alla tutela della sicurezza pubblica.