Il rilascio del permesso di costruire in assenza di un previo piano di lottizzazione o di un piano particolareggiato è subordinato alla verifica della sussistenza di due condizioni: 1) lo stato di urbanizzazione dell'area interessata dall'intervento edilizio deve essere tale da rendere superfluo il ricorso a uno strumento urbanistico esecutivo; 2) l'intervento edilizio deve essere compatibile con un armonico assetto del territorio, senza incidere negativamente sull'organicità e l'efficienza dell'abitato esistente. Pertanto, anche in presenza di un'area già dotata delle necessarie opere di urbanizzazione primaria e secondaria, il vincolo procedimentale del previo piano di lottizzazione o particolareggiato può trovare giustificazione nell'esigenza di garantire un ordinato sviluppo urbanistico, attraverso la definizione di un disegno urbanistico complessivo che assicuri il rispetto degli standard urbanistici minimi e il corretto collegamento con le zone contigue. Il giudice, nel valutare la legittimità del diniego del permesso di costruire fondato sull'assenza di uno strumento urbanistico esecutivo, deve pertanto accertare non solo lo stato di urbanizzazione dell'area interessata, ma anche la compatibilità dell'intervento edilizio con le caratteristiche complessive del contesto urbanistico in cui si colloca, al fine di verificare se sussista l'esigenza di una pianificazione unitaria dell'ambito territoriale di riferimento.