Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5417 del 11 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5417PEN

Massima

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Il reato di truffa ai danni dell'INPS mediante indebita percezione di prestazioni previdenziali si configura quando il soggetto, con artifici o raggiri, induce in errore l'ente previdenziale, procurandosi un ingiusto profitto, anche se di modesta entità, attraverso la fittizia instaurazione di un rapporto di lavoro e la conseguente indebita fruizione di prestazioni assistenziali. La condotta fraudolenta può consistere nell'occultamento di elementi essenziali, come la ridotta disponibilità di terreni o la natura fittizia del rapporto di lavoro, che inducono l'ente a erogare prestazioni non dovute. La responsabilità penale sussiste anche quando il datore di lavoro non abbia tratto alcun profitto dalla condotta illecita, essendo sufficiente l'ingiusto vantaggio conseguito dal lavoratore. La motivazione della sentenza di condanna deve essere logica e coerente con le risultanze processuali, senza necessità di approfondimenti probatori ulteriori rispetto a quelli già svolti, come perizie o testimonianze. L'accertamento della responsabilità penale in sede di legittimità è precluso, essendo ammissibili solo censure di violazione di legge e non di meri vizi di motivazione in fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 24/06/2019 dalla Corte di Appello di Lecce;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza del 24/06/2019 la Corte di Appello di Lecce, in riforma della se…

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