Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35425 del 1 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35425PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce in errore l'ente erogatore inducendolo a corrispondere indebitamente contributi o altre utilità. La condotta fraudolenta può consistere anche nella falsa attestazione di requisiti o condizioni necessarie per ottenere l'erogazione, anche se il soggetto agente abbia un titolo di possesso o detenzione del bene oggetto del contributo. L'accertamento della natura fraudolenta della condotta e della sua idoneità a indurre in errore l'ente erogatore rientra nel giudizio di fatto rimesso al giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se immune da vizi logici evidenti. Il reato di truffa aggravata ex art. 640-bis c.p. è compatibile e concorrente con il reato di truffa semplice ex art. 640 c.p. quando la condotta si protrae nel tempo e coinvolge diverse fattispecie normative. L'eventuale precedente archiviazione di un procedimento penale non preclude l'instaurazione di un nuovo procedimento per i medesimi fatti da parte di diversa autorità giudiziaria, in assenza di identità soggettiva ed oggettiva tra i due procedimenti. La mancata partecipazione di un imputato ad una singola udienza non determina nullità del procedimento se il suo diritto di difesa non ha subito effettive lesioni e se le attività compiute in sua assenza non hanno inciso sulla decisione finale. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è congruamente motivato con il richiamo alla particolare gravità del fatto, senza necessità di specifici riferimenti a precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. MA. RO. N. IL (OMESSO);

2) MA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 893/2006 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 24/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Anna Maria De Sandro che ha concluso per l'inammissibilita&#…

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