Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11404 del 23 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:11404PEN

Massima

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Il toccamento di zone erogene della vittima, anche se avvenuto in modo non violento, integra il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. e non la mera molestia di cui all'art. 660 c.p. Ciò in quanto il contatto fisico costituisce una modalità di commissione del reato e non una semplice motivazione dello stesso. La deposizione della persona offesa, se ritenuta verosimile e priva di contraddizioni intrinseche, può essere considerata prova sufficiente per la condanna dell'imputato, anche in assenza di ulteriori riscontri, salvo che l'imputato non fornisca una diversa spiegazione plausibile del fatto. L'eventuale rancore pregresso tra imputato e persona offesa non esclude la credibilità di quest'ultima, qualora tale rancore sia sorto solo a seguito dell'episodio per cui si procede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1290/2002 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 17/09/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

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