Consiglio di Stato sentenza n. 159 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:159SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area può essere sindacata in sede giurisdizionale solo per errori di fatto, grave illogicità, irrazionalità e contraddittorietà, come nel caso di scelta urbanistica non ponderata e priva di adeguata motivazione. Tuttavia, l'Amministrazione gode di ampia discrezionalità nella pianificazione urbanistica, potendo destinare un'area a verde pubblico anche in presenza di preesistenti lotti edificabili, purché tale scelta sia sorretta da una motivazione che ne evidenzi la ragionevolezza e la conformità agli strumenti urbanistici, senza necessità di una motivazione particolarmente incisiva e singolare, salvo i casi di lesione di un affidamento edificatorio qualificato o di superamento degli standard minimi di cui al d.m. 2 aprile 1968. La mancata edificazione di un'area per un considerevole lasso di tempo è altresì fattore rilevante ai fini delle scelte urbanistiche, potendo essere qualificata come una "reformatio in melius" rispetto alla precedente destinazione edificatoria. L'Amministrazione, nel riesaminare una destinazione urbanistica annullata per difetto di motivazione, deve procedere a un ponderato riesame e a una congrua motivazione, senza necessità di una motivazione particolarmente incisiva e singolare, salvo i casi di lesione di un affidamento edificatorio qualificato o di superamento degli standard minimi di cui al d.m. 2 aprile 1968.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2020

N. 00159/2020REG.PROV.COLL.

N. 09502/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 9502 del 2009, proposto dalle sigg.re Egeria Paladino, Elda Rossi e Giovanna Rossi, rappresentate e difese dall'avvocato Emilio Mattei e con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Franco Carlini in Roma, piazza Cola di Rienzo n. 92;

contro

il Comune di Città di Castello, l’Azienda Unità sanitaria locale della Regione Umbria n. 1, la Provincia di Perugia, la Regione Umbria, non costituiti in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per l'Umbria n. 546/2008, resa tra le parti e concernente destinazione urbanistica.

Visti il ricorso …

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