Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33292 del 7 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33292PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale espressione della libertà di manifestazione del pensiero, può essere legittimamente esercitato anche attraverso l'utilizzo di espressioni polemiche, purché non eccedenti i limiti della continenza e della pertinenza rispetto al fatto oggetto di critica. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, il giudice deve valutare se le espressioni utilizzate, nel loro contesto complessivo, siano state impiegate nell'ambito di una critica giustificata e proporzionata, ovvero se abbiano travalicato tali limiti, risultando offensive in modo gratuito e sproporzionato rispetto all'interesse pubblico alla libera manifestazione del pensiero. Inoltre, ai fini dell'ammissibilità dell'opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione, il giudice deve valutare non solo la pertinenza, ma anche la rilevanza degli elementi di prova su cui l'opposizione si fonda, intesa come concreta incidenza di tali elementi sulle risultanze delle indagini preliminari. Pertanto, qualora il giudice per le indagini preliminari abbia dichiarato l'inammissibilità dell'opposizione della persona offesa motivandola sotto entrambi i profili richiesti dalla legge, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione di merito già effettuata, in assenza di vizi logici o di congruità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS) parte offesa;
nel procedimento contro:
IGNOTI;
avverso il decreto del 17/03/2016 del GIP TRIBUNALE di PARMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FIDANZIA ANDREA;
lette/sentite le conclusioni del P.G..
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. CUOMO Luigi, ha concluso per la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. 1. Con decreto pronunciato …

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