Cassazione penale Sez. II sentenza n. 785 del 12 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:785PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la minaccia di un male ingiusto, dipendente dalla volontà dell'agente, coarta irresistibilmente la libertà di determinazione patrimoniale della vittima, inducendola a compiere un atto di disposizione economica a proprio danno. La distinzione tra estorsione e truffa c.d. "vessatoria" risiede nella natura della condotta dell'agente: nell'estorsione, la minaccia ha una concreta efficacia coercitiva, piegando la volontà della vittima, mentre nella truffa la condotta si limita a manipolare e dirigere la volontà della persona offesa, senza annullarne la capacità di autodeterminazione. Pertanto, l'inquadramento giuridico del fatto dipende dalla valutazione in concreto dell'idoneità della minaccia a coartare irresistibilmente la libertà di autodeterminazione patrimoniale della vittima, a prescindere dalla effettiva realizzabilità del male prospettato. Quando la condotta degli agenti, attraverso la rappresentazione di un pericolo dipendente dalla loro volontà, determina una costrizione della vittima a compiere un atto di disposizione patrimoniale, il fatto deve essere qualificato come estorsione, a prescindere dalla natura reale o immaginaria del male minacciato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. in (OMISSIS);
(OMISSIS), n. in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/4/2018 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Massimo Perrotti;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TAMPIERI Luca, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' di entrambi i ricorsi;
lette le note di replica …

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