Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14925 del 7 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14925PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando l'agente, con condotte reiterate di minaccia o molestia, cagiona alla vittima un grave e perdurante stato di ansia e di paura, ovvero modifica in modo rilevante le sue abitudini di vita, determinando un concreto pericolo per la sua incolumità o per quella di un prossimo congiunto. Ai fini dell'integrazione del reato, è sufficiente la realizzazione di uno solo degli eventi alternativi previsti dalla norma, essendo il delitto di natura abituale e di evento "per accumulo", che si perfeziona al momento della realizzazione dell'ultimo atto della sequenza criminosa. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, anche se costituita parte civile, può essere effettuata in modo più penetrante e rigoroso rispetto a quella cui sono sottoposte le testimonianze di altri soggetti, essendo necessari solo elementi di conferma che escludano l'intento calunniatorio, senza che sia richiesta l'autonoma prova di ogni segmento della narrazione. L'irreperibilità del testimone, ai fini dell'acquisizione delle sue precedenti dichiarazioni ai sensi dell'art. 512 c.p.p., deve essere accertata attraverso specifici controlli presso la residenza, le utenze telefoniche, le banche dati delle forze di polizia e gli uffici anagrafici, la cui mancanza determina l'inutilizzabilità del verbale, salvo che il contributo probatorio di tale atto sia ritenuto irrilevante ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia R. A. - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/03/2022 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BRANCACCIO MATILDE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale RICCARDI GIUSEPPE che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza della Corte d'Appello di Genova del 2.3.2022, al centro del presente giudizio di legittimita',…

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