Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6737 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:6737SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, adottato ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, costituisce un atto vincolato per l'amministrazione comunale, che non richiede la previa acquisizione del parere della commissione edilizia comunale integrata per i beni ambientali, né l'osservanza delle garanzie partecipative di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990, in quanto l'ineluttabilità della sanzione demolitoria e il prevalente interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi legittimano l'omissione di tali adempimenti procedimentali. L'applicabilità dell'art. 27 cit. non è limitata ai soli casi di vincolo di inedificabilità assoluta, ma si estende anche alle ipotesi di inedificabilità relativa, come nel caso di opere realizzate in difformità o in assenza di titolo edilizio in area soggetta a vincolo paesaggistico. Inoltre, la valutazione tecnico-economica della demolizione prevista dall'art. 41, comma 1, del D.P.R. n. 380/2001 attiene esclusivamente alla fase esecutiva dell'intervento demolitorio e non incide sulla legittimità del provvedimento sanzionatorio, che può essere adottato anche in assenza di tale valutazione. Infine, il lungo decorso del tempo tra la realizzazione dell'abuso edilizio e l'adozione del provvedimento di demolizione non richiede una specifica motivazione in ordine all'esistenza di un interesse pubblico prevalente, in quanto i provvedimenti repressivi degli illeciti edilizi, specie in aree soggette a vincolo paesaggistico, sono atti vincolati che non necessitano di una puntuale giustificazione del pubblico interesse al ripristino.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/11/2018

N. 06737/2018 REG.PROV.COLL.

N. 04407/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4407 del 2012, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), da intendersi domiciliato agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

contro

Comune di Ischia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), da intendersi domiciliato agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 186 del 6.9.2012 del comune di Ischia, recante ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi.

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