Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la controversia relativa all'acquisizione di un'area di proprietà privata da parte di un Comune per la realizzazione di un'opera pubblica, afferma i seguenti principi di diritto: 1. L'art. 2932 c.c., che consente di chiedere al giudice l'emanazione di una sentenza che tenga luogo del contratto che le parti si sono obbligate a sottoscrivere, è applicabile anche quando la parte resistente non sia stata adempiente rispetto alle obbligazioni ad essa facenti carico, purché risulti che la parte inadempiente sia il privato proprietario e non il Comune. 2. L'atto amministrativo che si limita a sintetizzare la posizione dell'amministrazione già esplicitata in precedenti note e a manifestare la disponibilità ad un incontro per la consultazione e la verifica della documentazione agli atti, senza una nuova istruttoria e una nuova ponderazione degli interessi, va qualificato come atto meramente confermativo e non come provvedimento autonomamente impugnabile. 3. L'accordo bonario sottoscritto dalle parti, che fissa gli obblighi reciproci, è vincolante anche in assenza di una deliberazione del consiglio comunale che lo abbia preceduto, e prevale sulla diversa interpretazione che il privato proprietario intenda dare ad una bozza di atto di compravendita mai perfezionata. 4. Nell'ambito di una controversia avente ad oggetto l'acquisizione di un'area di proprietà privata per la realizzazione di un'opera pubblica, sussistono giusti motivi per compensare le spese di giudizio, in considerazione della peculiarità delle questioni trattate e delle ragioni del mancato perfezionamento dell'atto di compravendita del bene immobile.