Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2112 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:2112SENT

Massima

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Il proprietario o il conduttore di un fondo su cui sono stati abbandonati rifiuti da parte di terzi ignoti non può essere ritenuto responsabile dell'illecito ambientale e destinatario di un'ordinanza di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi, in assenza di elementi che comprovino il suo dolo o la sua colpa nella commissione della violazione. L'Amministrazione procedente, infatti, è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria, comunicare l'avvio del procedimento agli interessati e consentire loro di partecipare in contraddittorio agli accertamenti, al fine di individuare la soluzione ottimale per la gestione della problematica connessa all'abbandono di rifiuti, senza poter imporre unilateralmente provvedimenti extra ordinem. La responsabilità per l'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo, ai sensi della normativa ambientale vigente, richiede quantomeno la colpa del soggetto chiamato a risponderne, non essendo sufficiente la mera qualità di proprietario o conduttore del fondo. Pertanto, in assenza di una dimostrazione in tal senso da parte dell'Amministrazione, non può essere addebitata al proprietario o al conduttore una responsabilità per culpa in vigilando, atteso che il dovere di diligenza non può spingersi fino a richiedere una costante e capillare sorveglianza dell'area per impedire l'intrusione di terzi e l'abbandono di rifiuti, trattandosi di un onere eccessivo e sproporzionato rispetto agli ordinari canoni della diligenza media. Inoltre, il coinvolgimento degli interessati nel procedimento, con la comunicazione di avvio e la partecipazione in contraddittorio agli accertamenti, costituisce un presupposto essenziale per l'adozione di provvedimenti di rimozione e ripristino in materia ambientale, non potendo l'Amministrazione procedere unilateralmente, se non in presenza di comprovate ragioni di urgenza che rendano obiettivamente impossibile tale contraddittorio.

Sentenza completa

N. 01284/2014
REG.RIC.

N. 02112/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01284/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1284 del 2014, proposto da:
OLIVA DOMENICO, rappresentato e difeso dall’Avv. Vincenzo Oliva ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’Avv. Vincenzo Teresi in Napoli, alla Via Foria, n. 93;

contro

COMUNE DI CESA, in persona del legale rappresentante p.t., non costituito in giudizio;

per l’annullamento, previa sospensione

- dell’ordine di rimozione di rifiuti emesso con ordinanza sindacale n. 66 del 19.12.2013 dal Comune di Cesa (CE), prot. 8286 del 19.12.2013, notificata in data 23.12.2013;

- di ogni altro atto presupposto, connesso e/o consequenziale.

VISTO il ricors…

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