Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44214 del 18 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:44214PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, gode di ampio potere discrezionale nell'apprezzamento degli elementi probatori e delle circostanze del caso concreto, il cui sindacato in sede di legittimità è limitato all'esame della congruità e logicità della motivazione, senza possibilità di una diversa valutazione dei fatti. In particolare, la Corte di Cassazione non può riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento del provvedimento impugnato, né sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, essendo suo compito esclusivo verificare l'assenza di vizi logici o giuridici nella motivazione, la quale deve risultare adeguata e coerente rispetto alle risultanze processuali. Pertanto, ove il giudice di merito abbia dato conto in modo congruo e logico delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, il relativo provvedimento non può essere censurato in sede di legittimità, neppure laddove la difesa prospetti una diversa ricostruzione dei fatti o una differente valutazione degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. St. n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 1 luglio 2009 - Tribunale di Milano;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dr. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), il quale, per Ca. St. , ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ri…

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