Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39061 del 23 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39061PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la richiesta di sostituzione della pena detentiva breve con la pena pecuniaria ai sensi dell'art. 53 della Legge n. 689 del 1981, deve esaminare un complesso di elementi oggettivi e soggettivi, considerando i motivi a delinquere, le condizioni in cui si sono svolte le condotte, i comportamenti tenuti dal reo, al fine di apprezzare la spiccata capacità a violare la legge penale e l'efficacia deterrente della sostituzione della pena. Il mero riferimento alle condizioni di vita del reo non costituisce motivazione sufficiente per il diniego della richiesta di sostituzione, essendo necessaria una valutazione complessiva e adeguatamente argomentata da parte del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 296/2010 CORTE APPELLO di GENOVA, del 05/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO FIALE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

La Corte di appello di Genova, con sentenza del 5.5.2011, in parzi…

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