Consiglio di Stato sentenza n. 659 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:659SENT

Massima

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Il rilascio della concessione in sanatoria per opere edilizie abusivamente realizzate, ai sensi dell'art. 39 della legge n. 724 del 1994, è ammissibile anche quando l'edificio risulti completato prima del 31 dicembre 1993, nonostante successivi interventi di demolizione parziale e ricostruzione disposti in esecuzione di un provvedimento giurisdizionale di annullamento della concessione edilizia in variante, purché tali interventi non abbiano determinato una modifica sostanziale dell'immobile rispetto a quello originariamente realizzato. In tal caso, infatti, le opere di demolizione e ricostruzione non configurano una nuova attività edificatoria, ma una mera riduzione in pristino delle parti ritenute abusive, in ossequio a quanto ingiunto dal giudice dell'ottemperanza. Pertanto, il limite volumetrico di 750 metri cubi previsto dall'art. 39 della legge n. 724 del 1994 non trova applicazione, in quanto l'annullamento della concessione edilizia originaria ne esclude l'operatività. Analogamente, la violazione di norme urbanistiche sopravvenute, come il mancato rispetto della superficie minima degli appartamenti stabilita dal regolamento edilizio, non osta all'accoglimento della domanda di condono, trattandosi di opere abusive realizzate in forza di un titolo annullato, per le quali il legislatore ha previsto un regime derogatorio rispetto ai normali presupposti per il rilascio del titolo edilizio. Infine, l'accertamento della violazione delle distanze legali, ove non risulti dimostrata la sua perdurante sussistenza, non impedisce il rilascio della concessione in sanatoria, atteso che l'art. 39 della legge n. 724 del 1994 fa salvi i diritti dei terzi, senza precludere in assoluto la possibilità di ottenere il condono.

Sentenza completa

N. 05872/2010
REG.RIC.

N. 00659/2013REG.PROV.COLL.

N. 05872/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5872 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 13; ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 13;

contro

((omissis)); ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)), 87;

nei confronti di

Comune di Alleghe, ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis));

per …

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