Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27970 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27970PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di stupefacenti si configura quando sussiste un quadro indiziario solido, desunto da intercettazioni telefoniche ed ambientali, riscontrate da sequestri e arresti, che comprovi l'esistenza di un gruppo stabilmente dedito al traffico di droga, con una precisa ripartizione di compiti e ruoli, anche fungibili, la disponibilità di luoghi di occultamento, un canale di rifornimento stabile, mezzi economici e una rete distributiva in grado di assorbire periodicamente non modici quantitativi di stupefacenti. La consapevolezza degli indagati di essere inseriti in tale gruppo e di collaborare in modo coordinato e stabile per la realizzazione del programma criminoso, anche dopo l'esecuzione di arresti e le perdite subite, integra l'elemento soggettivo del reato associativo. Il contributo della singola persona, anche se marginale e non apicale, come quello di custode dello stupefacente presso la propria abitazione, è sufficiente a configurare la partecipazione all'associazione, in ragione della stabilità dell'apporto fornito e delle modalità dei fatti, trattandosi di organizzazione territorialmente ramificata, dedita al traffico di droga pesante. Il pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla stabilità dell'apporto fornito e dalle modalità dei fatti, giustifica l'adozione di una misura cautelare, anche in assenza di precedenti penali, quando il contributo fornito dimostri la consapevole e volontaria adesione al programma illecito con proiezione futura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/03/2016 del Tribunale del riesame di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Palermo …

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