Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6214 del 9 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:6214PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità della persona offesa in un reato sessuale, deve effettuare un'analisi penetrante e rigorosa della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza necessità di riscontri estrinseci, purché tale valutazione sia sorretta da adeguata motivazione che consenta di individuare l'iter logico-giuridico seguito. Le dichiarazioni della persona offesa possono da sole, senza la necessità di ulteriori riscontri, fondare l'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, a condizione che il giudice abbia previamente verificato la credibilità soggettiva del dichiarante e l'attendibilità intrinseca del suo racconto, con motivazione più penetrante e rigorosa rispetto a quella richiesta per le dichiarazioni di qualsiasi altro testimone. Il giudice di merito, inoltre, nel valutare la sussistenza delle circostanze attenuanti generiche, deve tenere conto della gravità complessiva del fatto e della personalità dell'imputato, senza che la sola gravità del reato possa di per sé giustificare il diniego di tali circostanze. Infine, la determinazione equitativa del danno risarcibile alla parte civile, ai sensi dell'art. 1226 c.c., deve essere adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2016 della CORTE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FIMIANI PASQUALE, che ha concluso per: "Inammissibilita' del ricorso".
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza della Corte di appello di Potenza, del 27 ottobre 2016, e' stata confermata la dec…

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