Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32639 del 2 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32639PEN

Massima

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Il giudice può legittimamente fondare l'ordinanza di applicazione di una misura cautelare personale sulle risultanze delle intercettazioni telefoniche, anche in assenza dell'allegazione dei relativi decreti autorizzativi, purché il contenuto delle conversazioni sia riportato in forma riassuntiva negli atti trasmessi al giudice. La mancata trasmissione al tribunale del riesame, entro il termine di cui all'art. 309 comma 5 c.p.p., dei decreti autorizzativi delle intercettazioni non allegati alla richiesta di applicazione della misura cautelare non determina la perdita di efficacia della misura, ma comporta al più l'inutilizzabilità delle intercettazioni stesse qualora i relativi decreti siano stati adottati in violazione di legge. Inoltre, anche in sede di legittimità, è possibile procedere alla c.d. "prova di resistenza", valutando se la scelta della soluzione adottata dal giudice sarebbe stata la medesima anche in assenza degli elementi acquisiti illegittimamente. Pertanto, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a fondamento dell'ordinanza cautelare può essere adeguatamente motivata sulla base di altri elementi probatori, indipendentemente dal contenuto delle intercettazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libe - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

DR. Vi. , n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 1 marzo 2010 dal Tribunale di Milano;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 1 marzo 2…

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