Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26607 del 24 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26607PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione della decorrenza del termine di custodia cautelare prevista dall'art. 297 comma 3 c.p.p. (c.d. "contestazione a catena") presuppone che i fatti oggetto della seconda ordinanza cautelare siano stati commessi anteriormente all'emissione della prima ordinanza coercitiva. Tale condizione non ricorre nell'ipotesi in cui la seconda ordinanza abbia ad oggetto la contestazione del reato di associazione a delinquere con formula "aperta", indicativa della permanente consumazione del reato anche dopo l'emissione del primo provvedimento cautelare, a meno che gli elementi acquisiti non consentano di ritenere l'intervenuta cessazione della permanenza quanto meno alla data di emissione della prima ordinanza. Inoltre, la retrodatazione della decorrenza della misura cautelare opera solo se all'atto dell'emissione della prima ordinanza esistevano elementi che giustificavano l'adozione della seconda misura, non essendo sufficiente la mera contestazione di un'aggravante di tipo mafioso. Infine, la desumibilità degli elementi probatori a fondamento della seconda richiesta cautelare dagli atti del precedente procedimento è rilevante non in base al dato formale del momento del deposito dell'informativa di polizia, ma quando si realizzi l'effettiva e concreta conoscenza da parte del pubblico ministero, tale da consentirgli di formulare la domanda cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/06/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MONICA BONI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. LOCATELLI GIUSEPPE, che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 8 gennaio 2020 il G.i.p. del Tribunale di Catania rigettava la richiesta, avanzata dal locale Procuratore della Repubblica, di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere ne…

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