Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1395 del 14 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:1395PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e funzione, induce il privato a consegnargli indebitamente beni o utilità, sfruttando la posizione di soggezione e di non parità in cui il privato si trova nei suoi confronti, integra il reato di concussione. Tale condotta concussoria può estrinsecarsi attraverso qualsiasi atteggiamento, anche implicito, che sia in grado di turbare o diminuire la libertà psichica del soggetto passivo, a prescindere dalla verifica della sua idoneità potenziale a produrre i medesimi effetti nei confronti di qualsiasi altro soggetto. L'elemento essenziale del reato di concussione è l'abuso di potere, per effetto del quale la volontà del privato si determina sotto l'influenza del cosiddetto "metus publicae potestatis", ovvero della paura della pubblica autorità, che deve consistere non nella generica posizione di supremazia connaturata alla qualifica di pubblico ufficiale, ma nel concreto abuso della veste pubblica, idoneo a far sì che la indebita promessa o dazione da parte del privato sia collegata alla pressione ad esso abuso connessa e alla correlata posizione non paritaria con il pubblico ufficiale in cui il privato si sia venuto a trovare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1491/2005 CORTE APPELLO di LECCE, del 21/02/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI Eugenio che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore Bruno che ha concluso per l'accoglimento d…

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