Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20920 del 16 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20920PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Una volta intervenuta una sentenza di condanna, anche non definitiva, in sede di giudizio incidentale sulla sussistenza delle esigenze cautelari, il giudice della cautela deve mantenersi nell'ambito della ricostruzione operata dalla pronuncia di merito, non solo per quanto attiene all'affermazione di colpevolezza e alla qualificazione giuridica, ma anche per tutte le circostanze del fatto, non potendo essere queste apprezzate in modo diverso. La valutazione del quadro indiziario può essere rivalutata solo in presenza di elementi nuovi e diversi da quelli valutati in sede di giudizio di primo grado. Inoltre, la perdurante sussistenza delle esigenze cautelari può essere desunta dalla gravità della condotta, dalla sua reiterazione anche in presenza delle forze dell'ordine, nonché da comportamenti del soggetto sottoposto a misura cautelare, come l'essere risultato irreperibile, che dimostrino il perdurare del periculum. Tali elementi, se non adeguatamente confutati, legittimano il mantenimento della misura cautelare disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 22/11/2022 dal Tribunale di Roma;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Roma, pronunciando in sede di appello, confermava…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.