Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies della legge n. 356 del 1992 può essere disposto anche nei confronti di beni intestati a soggetti diversi dall'imputato, qualora sussistano seri indizi della loro effettiva disponibilità in capo all'imputato, a prescindere dalla data di acquisto dei beni rispetto all'epoca del reato contestato. Ai fini del sequestro, è sufficiente che risulti la sproporzione tra il valore dei beni e il reddito o le attività economiche del soggetto, senza che sia necessaria la prova della pertinenza dei beni al reato. Grava sul terzo proprietario l'onere di dimostrare la legittima provenienza dei beni, non essendo sufficiente a tal fine la mera allegazione dello svolgimento di attività lavorative da parte sua o del suo nucleo familiare. Trova applicazione, inoltre, la presunzione relativa di fittizia intestazione dei beni disposta dall'art. 2-ter, comma 14, della legge n. 575 del 1965, come modificato dal d.l. n. 92 del 2008, convertito in l. n. 125 del 2008, per i beni intestati a familiari entro il quarto grado dell'imputato nei due anni antecedenti la proposta di prevenzione.