Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21048 del 15 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21048PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso storicamente radicata sul territorio comporta la presunzione relativa di pericolosità sociale e la presunzione assoluta di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, che può essere superata solo quando risulti che l'imputato abbia rescisso i vincoli che lo legavano al sodalizio criminale o se ne sia irreversibilmente allontanato. In assenza di tali elementi, il giudice è tenuto ad applicare la misura cautelare più grave, non potendo essere superata la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere sulla base di meri elementi generici o di una generica asserzione circa la non storicità dell'appartenenza all'associazione mafiosa. Il protrarsi per un lungo periodo della custodia cautelare in carcere non incide sulla valutazione di adeguatezza della misura, dovendo il giudice procedere a una costante verifica della sussistenza dei presupposti per il mantenimento della stessa, senza che assumano rilievo eventuali intervenute modifiche della qualificazione giuridica del fatto o decurtazioni della pena, in presenza di una partecipazione ad un'associazione mafiosa storicamente radicata sul territorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIRELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 16/01/2020 del Tribunale del riesame di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Reg…

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