Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4377 del 30 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:4377PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando è finalizzato all'accertamento degli esatti termini della condotta denunciata o ipotizzata, al fine di valutarne non solo l'antigiuridicità ma anche la sua esatta qualificazione giuridica, e il grado di motivazione richiesto è coerente con le caratteristiche del caso concreto, essendo sufficiente una motivazione sintetica laddove il nesso tra vincolo reale e finalità investigativa sia evidente. La motivazione del provvedimento di sequestro probatorio assolve l'onere motivazionale previsto dall'art. 253 c.p.p., comma 1, quando l'ufficio requirente ha indicato l'indispensabilità del mantenimento del sequestro per la prova dei reati contestati attraverso le successive indagini tecniche finalizzate ad accertare l'eventuale contraffazione delle cose in sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 114/2017 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 11/05/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CERVADORO MIRELLA;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, nella persona del Dr. PRATOLA Gianluigi, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
Udito l'avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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