Il termine di un anno per l'inizio dei lavori edilizi decorre dalla data di ritiro del titolo edilizio da parte del richiedente, e non dalla data di pubblicazione all'albo pretorio, in quanto la pubblicazione è un adempimento finalizzato a dare notizia al pubblico dell'avvenuto rilascio, ma non rileva ai fini della conoscenza legale da parte del titolare del permesso di costruire. L'art. 15 del D.P.R. n. 380/2001, nel fissare il termine di un anno per l'inizio dei lavori, fa riferimento al "rilascio" del titolo edilizio, che deve essere inteso come "consegna" del provvedimento al richiedente, in coerenza con la disciplina dettata dall'art. 20, comma 6, dello stesso D.P.R., il quale prevede che il provvedimento finale debba essere notificato all'interessato. Pertanto, il termine di decadenza della concessione edilizia non può decorrere da una data anteriore a quella in cui il titolare abbia avuto effettiva conoscenza dell'emanazione del provvedimento concessorio. L'interpretazione secondo cui il termine di un anno decorra dalla pubblicazione all'albo pretorio, anziché dalla consegna del titolo edilizio al richiedente, risulta non coerente con il sistema normativo e giurisprudenziale vigente, in quanto priverebbe il destinatario del provvedimento della possibilità di conoscerne tempestivamente il contenuto e di esercitare i propri diritti.