Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3848 del 25 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3848PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione provvisoria di una misura di sicurezza, disposto in esito a sentenza di assoluzione per totale incapacità di intendere e di volere, è impugnabile mediante richiesta di riesame, la cui competenza funzionale spetta al tribunale ordinario e non al tribunale di sorveglianza. La nullità dell'ordinanza che ha disposto l'applicazione provvisoria della misura, derivante dalla mancata notifica dell'avviso di udienza camerale alle imputate, non determina l'inefficacia della misura stessa, la quale non è soggetta a termini di durata, ma comporta l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato per il nuovo giudizio. La pericolosità sociale dell'imputato, quale presupposto per l'applicazione della misura di sicurezza, deve essere adeguatamente accertata e motivata dal giudice, anche sulla base della perizia disposta nel procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/10/2016 del Tribunale di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO

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