Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34177 del 12 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:34177PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale ex art. 609-bis c.p. concorre con quello di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. quando le condotte di abuso sessuale, oltre a cagionare sofferenze psichiche alla vittima, ledano anche la sua libertà di autodeterminazione in materia sessuale, salvo il caso in cui il reato di maltrattamenti si esaurisca nella mera reiterazione degli atti di violenza sessuale. Pertanto, il concorso tra le due fattispecie delittuose è configurabile quando il reato di maltrattamenti non si esaurisca negli episodi di violenza sessuale, ma si inserisca in una serie di atti vessatori e percosse tipici della condotta di maltrattamenti. La valutazione della credibilità della persona offesa deve essere effettuata in maniera complessiva, tenendo conto non solo di eventuali contraddizioni o incongruenze nel suo racconto, ma anche della presenza di riscontri esterni che ne confermino la veridicità. Ove tali riscontri sussistano, le dichiarazioni della persona offesa possono essere ritenute attendibili anche in assenza di una perfetta coerenza interna del suo racconto, purché le eventuali contraddizioni non siano tali da inficiarne radicalmente la credibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/04/2016 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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